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Immagine del redattoreLegambiente PT

Disturbi "ad arte" al parcheggio intorno all'ospedale

Qui ci troviamo intorno al perimetro dell'Ospedale San Jacopo.

A parte la zona sud, appena a valle delle Cappelle del Commiato, andando verso nord, troviamo, piazzati da una parte e dall'altra della strada, chiarissimi cartelli di divieto di sosta; oppure, nella zona che costeggia la recinzione dell'area ospedaliera, in cui fino a qualche mese fa si parcheggiava liberamente e tranquillamente, una robusta e lunga staccionata volta proprio ad impedire il suddetto parcheggio. Con il risultato collaterale di avere favorito, nello spazio intercluso tra la staccionata e la recinzione dell'area interna, il crescere disordinato di erbacce ed arbusti vari.

Proseguendo verso nord, appena a monte dell'ingresso GEA, un cartello di divieto di accesso all'interno di una vasta area anch'essa un tempo utilizzata, senza alcun problema, come parcheggio.

Dall'altra parte della strada, vicino al cancello d'ingresso dell'area ospedaliera vera e propria, è avvenuta, a mio avviso, la cosa peggiore di tutte. L'amplissima area che nei primi tempi di esercizio dell'ospedale funzionava egregiamente da parcheggio, è stata la prima ad essere interdetta a tale uso, mediante apposizione di una robusta serie di parallelepipedi bianchi e rossi. Senza entrare in ulteriori dettagli, a cosa è funzionale tutto questo? Semplice a mio avviso: a fare sì che chi si reca in ospedale in macchina ( e spesso è impossibile non farlo, data anche la collocazione dell'ospedale medesimo) debba, in qualche modo essere costretto a servirsi del parcheggio a pagamento A tal proposito, credo di poter dire che speculare e cercare di fare soldi su una necessità di cui si farebbe tutti volentieri a meno, sia semplicemente vergognoso. Per completezza dell'informazione si deve comunque dire che esiste anche un parcheggio gratuito, più piccolo di quello a pagamento, ovviamente sempre pieno specie nelle ore di punta. Così come si deve dire che le macchine vengono parcheggiate in diversi punti soggetti a sosta vietata, per la ufficiosa tolleranza degli organi di vigilanza. Ma tale tolleranza è, appunto, solo ufficiosa, e un bel giorno potrebbe finire, con conseguente diluvio di multe.

Le foto mostrano, credo a sufficienza, sia l'esistenza delle vaste aree alle quali è stato interdetto l'accesso, sia la selva di macchine parcheggiate in divieto, proprio davanti ai parallelepipedi di cui prima si diceva. Mostrano, inoltre, da ultimo, come, nonostante tutti i tentativi di riempirlo forzosamente, il parcheggio a pagamento sia semivuoto, mentre quello gratuito sia ultrapieno (ultime due foto).




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